Capitolo 3: Le origini delle fotocamere mirrorless
La nuova tendenza delle fotocamere mirrorless
Sebbene il marchio LUMIX sia stato l'ultimo a entrare sul mercato in ordine di tempo, il nostro obiettivo era "creare una nuova cultura fotografica dell'era digitale" proponendo ogni anno nuovi valori come lo sviluppo di funzioni e tecnologie innovative apprezzate da tutti. D'altro canto, il team di sviluppo mirava a diventare il produttore leader nel settore delle fotocamere reflex mono-obiettivo fin dal lancio del marchio. Infine, miravamo a sviluppare una fotocamera SLR il cui progetto era iniziato in segreto. Tutto questo accadeva nell'autunno 2004.
Contenuti
- Sezione 1 - Un invito al Quattro Terzi
- Sezione 2 - Realizzare una fotocamera SLR che tutti potessero usare
- Sezione 3 - Il nome "mirrorless" suona strano?
- Sezione 4 - Ostacoli tra noi e le fotocamere mirrorless
- Sezione 5 - La nascita della "Serie GH", il precursore del video mono-obiettivo
- Sezione 6 - La "Serie GH" in continua evoluzione
Sezione 1 - Un invito al Quattro Terzi
Le fotocamere SLR digitali iniziarono a diffondersi rapidamente nel 2003. Proprio in questo periodo, stavamo trattando una forma di collaborazione con Olympus e nel 2004 gettammo le basi di un progetto segreto.
In seguito a ripetute analisi a tutto tondo da parte di entrambe le aziende, giungemmo alla conclusione che era meglio avallare lo standard Quattro Terzi (Four Thirds System) per le fotocamere SLR digitali promosse e commercializzate da Olympus. Scegliemmo Four Thirds, che dispone di un sensore di dimensioni più piccole rispetto al formato intero, perché pensavamo che le prestazioni sarebbero state superiori grazie all'innovazione tecnologica del sensore stesso e perché sapevamo che Four Thirds era il formato più bilanciato per scattare un'ampia gamma di foto, pur mantenendo l'effetto bokeh del sensore grande. Naturalmente, il fatto che si trattasse di uno standard universale in grado di garantire maggiore flessibilità negli obiettivi e negli accessori fu uno dei fattori determinanti più importanti.
Agli inizi, Panasonic produceva diversi standard universali come le schede di memoria SD e i dischi Blu-ray, per questo eravamo in grado di apprezzare al meglio il concetto universale di Olympus. A gennaio 2005, trovammo l'accordo per lo sviluppo congiunto di fotocamere SLR digitali conformi allo standard Four Thirds System, mentre nel 2006, annunciammo la L1, la prima fotocamera SLR digitale con obiettivo intercambiabile.
Sezione 2 - Realizzare una fotocamera SLR che tutti potessero usare
All'epoca, la fotocamera SLR digitale ideale a cui aspiravamo era una fotocamera facilmente utilizzabile da chiunque, proprio come una fotocamera digitale compatta con obiettivo intercambiabile. Avevamo la sensazione che se il sistema di obiettivo intercambiabile sarebbe diventato più facile da utilizzare, avrebbe potuto cambiare drasticamente la fotografia e i suoi stili, un aspetto su cui da tempo facevamo ricerche e riflessioni.
Nel cercare di realizzare una fotocamera che consentisse di scattare fotografie di qualità anche senza possedere grandi conoscenze e che vantasse una struttura semplice, leggera e robusta, ormai sapevamo che la mirror box non era più necessaria. La mirror box di una fotocamera SLR aveva la funzione di controllare il soggetto guidando le informazioni dell'obiettivo al mirino ottico ed era impossibile confermare il bilanciamento del bianco o l'impostazione della qualità dell'immagine che veniva elaborata dopo il passaggio attraverso il sensore di immagine e il motore di elaborazione immagine. Pertanto, l'immagine vista nel mirino prima dello scatto e l'immagine finale dopo lo scatto erano diverse, per questo erano richieste conoscenze specifiche e una notevole esperienza fotografica.
Sollevando temporaneamente lo specchio con le fotocamere SLR L1 e L10 (Unità N. 2), gli effetti furono ottenuti inserendo una funzione live view in tempo reale che consente di visualizzare l'immagine passata attraverso il sensore e il motore sul monitor posteriore. E fu così che ci rendemmo conto dei problemi con il mirino ottico. Il nostro obiettivo era eliminare lo specchio, utilizzare un mirino elettrico e realizzare un "mono-obiettivo live view full-time" che rendesse possibile una visione live sul mirino e il monitor posteriore.
Fu allora che decidemmo di accettare la sfida di sviluppare un sistema mono-obiettivo di nuova generazione e che iniziammo a estrarre le tecnologie basilari necessarie e i relativi problemi. Eliminando lo specchio, la flangia posteriore venne ridotta di circa la metà (20 mm) del Four Thirds System e lo proponemmo come formato esteso Four Thirds che consentisse riprese video sull'Olympus. E così fu lanciato il progetto collaborativo.
Un altro obiettivo era far rivivere i vecchi obiettivi come gli obiettivi M Leica montando un adattatore, un'iniziativa che diede grande stimolo al mercato degli obiettivi usati.
Alla conferenza stampa congiunta delle due aziende del 5 agosto 2008, annunciammo lo standard Micro Quattro Terzi (Micro Four Thirds) e il nostro obiettivo di sviluppare una fotocamera con obiettivo intercambiabile digitale "più piccola, più leggera e più facile da utilizzare". Il 12 settembre dello stesso anno, venne annunciata la G1 come fotocamera con obiettivo intercambiabile digitale di nuova generazione. In quell'occasione fu anche annunciato lo sviluppo del modello GH1 compatibile video HD.
Sezione 3 - Il nome "mirrorless" suona strano?
All'epoca, le fotocamere mirrorless che producevamo venivano viste come substream, ma oggi si sono trasformate in un formato mainstream in quanto fotocamere reflex mono-obiettivo utilizzabili da chiunque. Prima del suo rilascio, in azienda qualcuno affermava che la parola "less" nel nome "mirrorless" avrebbe dato un'impressione di negatività. Avete mai sentito parlare della tesi di progettazione, "less is more" (meno è meglio)? Come afferma la filosofia secondo la quale "una semplificazione può comportare grandi vantaggi", gli sviluppatori credevano che la parola "less" potesse dare un'immagine positiva e che il nome è qualcosa che viene deciso dall'utente e non dal settore. E infatti si diffuse a una velocità straordinaria.
Sezione 4 - Ostacoli tra noi e le fotocamere mirrorless
Il processo di creazione di una fotocamera mirrorless fu tutt'altro che agevole. Per applicare un metodo simile come fotocamera compatta con obiettivo intercambiabile, ogni giorno gli ingegneri dovevano superare diversi ostacoli.
Innanzitutto, la funzione full-time live view richiedeva un mirino ad alta risoluzione e ottenemmo informazioni secondo cui era stato trovato il mirino ideale da adottare per lo sviluppo della videocamera professionale interna. Questo causò un'improvvisa accelerazione allo sviluppo di elementi dedicati alla fotocamera mirrorless.
L'attività di sviluppo doveva avere un ampio raggio, incluso un nuovo sensore di immagine per la funzione full-time live view, un sistema di comunicazione reciproca tra l'obiettivo e il corpo macchina, un sistema AF ad alta precisione e alta velocità, un miglioramento dello sfasamento temporale dell'otturatore, un motore di elaborazione immagine e un obiettivo intercambiabile mirrorless.
Gli ingegneri dedicarono così tanto impegno e passione alla nascita della fotocamera con obiettivo intercambiabile mirrorless da innescare un percorso innovativo adatto all'era digitale.
Sezione 5 - La nascita della "Serie GH", il precursore del video mono-obiettivo
Come sapete, la nostra Serie GH si consolidò come fotocamera con mono-obiettivo eccellente per la videoregistrazione, ma non ha ancora cessato di evolversi. Inizialmente, il modello "H" della Serie GH faceva riferimento a HD (High Definition, alta definizione), ma oggi è ampiamente riconosciuto come dispositivo ibrido per video e foto.
Facendo riferimento al concetto di ibrido, gli sviluppatori della fotocamera mirrorless pensavano agli appassionati di foto e video, per questo i terminali necessari per l'obiettivo e il sistema di comunicazione del corpo macchina furono modificati dal formato a 9 pin del Four Thirds a quello a 11 pin per supportare i video. A dire la verità, l'obiettivo era rilasciare la GH1 contemporaneamente alla G1, ma la programmazione dello sviluppo del sensore e dell'obiettivo compatibile per i video venne esaminata attentamente e la data di rilascio fu spostata alla primavera del 2009, circa sei mesi dopo il rilascio della G1.
L'ampia gamma di espressioni video offerta dagli obiettivi intercambiabili viene spesso definita come un'interessante funzione delle fotocamere mono-obiettivo che non è possibile trovare nelle videocamere. Tuttavia, poiché all'epoca non erano molti gli obiettivi compatibili con il video, sviluppammo un obiettivo zoom innovativo con funzione AF full-time con un design adatto alle riprese video che coincidesse con il rilascio della GH1.
Volevamo anche arrivare alle riprese video Full HD non ancora comuni nelle fotocamere digitali, per questo sviluppammo un motore basato su algoritmo che le supportasse, oltre a un sensore compatibile multi-aspect. All'epoca era normale che un'immagine venisse ritagliata quando le proporzioni venivano modificate e l'angolo di visione si restringeva e il multi-aspect in cui l'angolo non cambiava anche se le proporzioni erano 16:9, la normalità per i video, ricevette grande apprezzamento.
D Qual è il problema più grande che non può essere evitato quando si lavora con i video?
Potrebbe essere il calore quando si riprende per un lungo periodo di tempo. Poiché i video mettono a dura prova la fotocamera, il calore si accumula all'interno e il surriscaldamento è molto probabile. Poiché sviluppiamo videocamere da molti anni, abbiamo accumulato esperienza e knowhow sufficienti in fatto di design resistenti al calore. Abbiamo aumentato un po' l'altezza della GH1 rispetto alla G1 e abbiamo rafforzato l'effetto di dissipazione del calore in base a un circuito realizzato con la massima precisione in grado di calcolare la distribuzione del calore. Abbiamo inserito un microfono stereo di tipo Dolby Digital Stereo Creator in questo spazio per la registrazione audio nella realizzazione di video e lo abbiamo concepito come se si trattasse di un dispositivo ibrido. Continuiamo a sviluppare questa tecnologia di dissipazione del calore, un elemento indispensabile delle videocamere, come una specifica base dei dispositivi ibridi di LUMIX. Il tempo di registrazione illimitato per le riprese video ereditato dalla Serie GH non sarebbe stato ottenuto senza il knowhow e la tecnologia accumulati in così tanti anni.
Sezione 6 - La "Serie GH" in continua evoluzione
L'arrivo della Serie GH consentì di rispondere a molte più domande del previsto. La capacità di realizzare immagini con l'effetto bokeh grazie al sensore più grande di quello di una videocamera commerciale e i caratteristici video di qualità fotografica generarono molto entusiasmo e iniziarono ad attirare l'attenzione degli studi cinematografici, incluso quelli hollywoodiani.
Un altro aspetto indispensabile dell'evoluzione della Serie GH fu la maggiore velocità della scheda di memoria SD. Le prestazioni video miglioravano sensibilmente con ogni modello e anche la transizione a una risoluzione e una velocità in bit superiori stava avanzando, ma non era possibile rimanere in attesa di un supporto di registrazione che potesse gestirle. Per evitare discrepanze nei dispositivi, incluse le schede di memoria SD, stiamo procedendo con lo sviluppo allineando le tempistiche ed effettuando richieste, mantenendo l'attenzione sull'evoluzione dei dispositivi correlati nel settore.
Continuando con questo impegno, la Serie GH si è consolidata come dispositivo video unico. GH5, la prima* fotocamera con obiettivo intercambiabile mirrorless al mondo ad aver raggiunto la registrazione video 4K/60P, vanta le prestazioni di una fotocamera professionale ed è apprezzata da molti professionisti del settore. Interagendo con molti autori e coltivando il desiderio di continuare a collaborare per aumentare la fiducia nel nostro marchio, siamo riusciti a inserirci con successo nel mercato delle fotocamere Full-Frame.
Interagendo con molti creator e coltivando il desiderio di continuare a collaborare per aumentare la fiducia nel nostro marchio, siamo riusciti a inserirci con successo nel mercato delle fotocamere Full-Frame.
Continua al capitolo 4
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